Progetti

Opere di Tutela Monumentale

Ristrutturazioni e Restauri

Nuove Realizzazioni

Piani Attuativi

Opere Idrauliche

Lavori Pubblici

Arredo d'interni

Opere di Tutela Monumentale

Paramento murario medioevale della sede municipale

Soave, Verona, (2013)

[mappa]

Il paramento murario che delimita il cortile della sede municipale da Via Camuzzoni, in prossimità di Porta Aquila, è stato oggetto di un intervento di restauro conservativo precedentemente approvato dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Verona e provincia.

Si ritiene che questa cortina o muro di un brolo, anche se di minore consistenza, possa essere coeva della cinta muraria scaligera che racchiude il centro urbano storico soavese.

Degno di nota è il progetto urbanistico realizzato dall’ingegnere Zanella (1846 circa), che ha abbassato la quota strada dell’epoca di circa 2 metri. La lettura di questa scelta progettuale si svela sorprendentemente transitando sotto il cinquecentesco portale ogivale di accesso alla sede municipale: la sommità del massiccio cancello metallico, incastonato tra due notevoli lastre di pietra, corrisponde con il basamento dei piedritti dell’arco rinascimentale.

Proprio da quella linea orizzontale nasce la strombatura della muratura o, meglio, la fondazione fortilizia.

L’intervento conservativo attuale, ultimato in soli tre mesi, ha restituito alla comunità della cittadina scaligera un manufatto storico straordinariamente interessante.

Le opere realizzate sono le stesse usate per l’intera cortina medioevale: un’accurata pulizia sui paramenti murari, il consolidamento con la tecnica dello scuci-cuci, la stuccatura a base di calce idraulica, il recupero delle “buche pontaie” ma soprattutto la formazione della “muratura sacrificale” atta a conservare le porzioni sommitali più esposte alla disgregazione causata dalla vegetazione rampicante.

All’interno del cortile, il muro meridionale svela la traccia di una scala che si è preferito “custodire”, lasciando aperta, sulla superficie parietale, una “ferita”.



Scuole Elementari "Ippolito Nievo"

Soave, Verona, (2011)

[mappa]

Progettata dall'Ing. Ugo Lissandrini di Soave nell'anno 1923 sotto l'amministrazione guidata dal podestà Menotti De Vido, la Scuola Comunale fu solennemente inaugurata il 28 ottobre 1931.

Il manufatto architettonico adibito da sempre ad attività scolastica, si manifesta con la sua imponente mole, come una delle più importanti opere compiute dal fascismo in Soave.

L'impianto planimetrico a forma di "U" raccoglie uno spazio ampio, aperto ad oriente, definito da due ali laterali simmetriche; ad ovest emerge l'alzato principale (la facciata), dove sono collocati su una breve gradinata, i due ingressi principali sovrastati da un lungo ballatoio balaustrato.

Il richiamo a stilemi classici, tipico di quel periodo di inizio secolo, qui assume un valore unico dettato dalla monumentalità dell'edificio e dai tre ordini architettonici che nel fronte principale assumono un valore rilevante.

L'amministrazione comunale attuale ha avuto il merito di cogliere la necessità di riqualificare l'imponente facciata principale attraverso il consolidamento delle parti cementizie ammalorate presenti in modo più preoccupante sulle cornici del ballatoio e su alcune trabeazioni delle finestre, la sostituzione dei serramenti nella parte centrale del piano secondo, per motivi di sicurezza, e la tinteggiatura dell'elegante e solenne prospetto frontale.